domenica 20 ottobre 2013

Küng e Eco

L’unico teologo che sia mai riuscito a destare il mio interesse è Hans Küng, cattolico e critico deciso del dogma dell'infallibilità papale. Che ciò gli abbia creato non pochi problemi non può stupire più di tanto, e c’è voluto l’attuale papa Francesco perché ci fosse l’accenno di un riavvicinamento e di un apprezzamento adeguato del suo lavoro da parte della chiesa ufficiale. Oltre che teologo e sacerdote è innanzitutto pensatore universale e pacifista, il che lo ha portato, tra l’altro, ad iniziare il progetto per un’etica mondiale. Mi piacciono la sua assiduità, il suo approccio critico e radicale che non vogliono dividere ma mirano sempre ad un’intesa globale.

Date le mie origini e la mia storia, se ho parlato del teologo svizzero tedesco Hans Küng è doveroso che menzioni anche l'italiano Umberto Eco, semiologo, romanziere, bibliofilo e ateo dichiarato. Mi capita spesso di accostarli nel pensiero. Rappresentano infatti emblematicamente le contrastanti e nel contempo complementari aree culturali ed intellettuali in cui sono cresciuto e in cui radica la mia visione del mondo.

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