venerdì 2 marzo 2012

Pionieri spaziali

Sarebbe bello poter viaggiare su un'astronave interstellare funzionante: si dovrebbe andare d'accordo soltanto con la gente a bordo e sarebbe più facile non perdere di vista le cose essenziali della vita.

Ma cosa cambierebbe veramente per la gente a bordo? La terra, a pensarci bene, non è altro che un'astronave che viaggia nello spazio siderale. Date le possibili dimensioni drasticamente limitate di un'astronave costruita dall'uomo, o anche di una flotta di tali astronavi, i viaggiatori percepirebbero l'ambiente abitabile in maniera radicalmente diversa, e ciò inciderebbe forse positivamente sul comportamento del singolo e della collettività. La possibile sopravvivenza ne dipenderebbe senza dubbio in modo decisivo. Ovviamente però, nella sua essenza la situazione resterebbe comparabile a quella in cui ci troviamo sull'astronave Terra.

Quello che succederebbe di inedito è che i pionieri che riuscissero a sopravvivere lontani dalla terra aprirebbero nuovi spazi all'evoluzione biologica. Nessuna specie sopravvive isolata, fa sempre parte di un ecosistema che si adatta all'ambiente e lo trasforma con la propria presenza. È un processo che sulla terra continua da miliardi di anni. Se l'umanità cominciasse a colonizzare in maniera duratura il cosmo, la vita terrestre si propagherebbe differenziandosi notevolmente e potenziando le proprie possibilità.

E la vita extraterrestre già esistente? Per il momento non ne abbiamo notizia. Altre intelligenze nelle vicinanze pare non ce ne siano. Be', vediamo quali sorprese serberà il futuro.

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