mercoledì 19 ottobre 2011

Spaventa meno

La morte m’incute un grande rispetto, questo sì. Però, più gli anni passano, meno mi spaventa. Sarà in primo luogo madre Natura ad imporlo, ma dipende anche dal fatto che, già da tempo, ho rinunciato a reprimere la consapevolezza dell’immediata onnipresenza inevitabile della morte. Anzi, cerco di tenermela ben presente, perché mi son reso conto che questa consapevolezza ha il potenziale di mettere a fuoco con palesante precisione l’aspetto esistenziale della nostra condizione. Preserva dal pericolo di lasciarsi dominare troppo facilmente da illusioni fatue. Consente di discernere con maggiore chiarezza le risposte efficaci da quelle precipitose e superficiali. Aiuta a capire meglio in che cosa potrebbero consistere le proprie responsabilità. Incita con insistenza a vivere consciamente il momento, unico, irripetibile, assoluto. E la morte spaventa meno.

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