La Commedia di mia madre:
Ho sognato di Celentano che mi parlava. Poi sono arrivate Anita* e mame. Mi facevano cenno di seguirle. Devo proprio finire in quel baratro? Non ho fatto del male a nessuno. Ma sì, passerò un po' di tempo in purgatorio, non ho fatto del male a nessuno.
*sorella di mia madre
Non saprei dire chi sono io, ma conosco bene Meravino Del Colle ed è a lui che do una voce.
martedì 30 novembre 2010
1º Avvento (2): la volontà del Popolo Svizzero
Ogni giudizio basato sul pregiudizio è fatale. L'unica meta essenziale dell'educazione è la comprensione vissuta di tale banalità. Chi si sente superiore ha già perso.
1º Avvento
L'individuo si distingue. Ciò nonostante, essenziale è quello che unisce, non quel che divide.
La Commedia
Scendi nell'inferno del Lager e cerca, nonostante tutto, di trovare la via che ti porta a vedere il "dolce color d'orïental zaffiro".
domenica 28 novembre 2010
Una buona notizia
Davida ha dimostrato di essere molto coraggiosa e matura. Ha telefonato a suo padre di cui non sapeva praticamente nulla. La reazione di lui è stata inaspettatamente positiva ed ora entrambi stanno veramente bene. Questa sì che è una buona notizia!
Flashback
Il bambino sta seduto a capotavola sulle ginocchia del nonno Pieri, proprio di fronte al ritratto che il papà disegnò della mamma e l'almanacco di Frate Indovino. Giocano con i cubetti di viaggiare in treno da mamma e papà in Svizzera. Il bambino si diverte, vuole sempre ripetere il viaggio e, come spesso gli succede con i compagni di gioco che in genere sono adulti, è convinto che il nonno si stufi troppo presto.
martedì 23 novembre 2010
Flashback
I gomiti sul davanzale della finestra del salotto (della "stuba", come dice la mamma), il bambino fissa lo stradone a un centinaio di metri di distanza. È inverno e sta aspettando impaziente l'arrivo della prima neve. Con gli indici preme leggermente sui bulbi oculari. L'effetto ottico è travolgente. Lo stradone si trasforma in due che, in rapporto alla pressione effettuata, si inclinano più o meno l'uno verso l'altro. Le vetture scendono su uno degli stradoni e svaniscono come in una galleria, mentre già emergono sull'altro stradone risalendo la china. Il bambino si diverte un mondo. È ancora figlio unico e passa tanto tempo con questo gioco filosofando a modo suo sui più svariati aspetti della sua piccola vita.
lunedì 22 novembre 2010
Albergo Fiore
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La mia bustina dello zucchero: "Quel che conta non è di dare più anni alla vita, ma più vita agli anni." |
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La bustina dello zucchero di Aurena: "Forse il ridere è un raggio di sole che dal di fuori cade su di noi." |
giovedì 18 novembre 2010
Buon compleanno!
mercoledì 17 novembre 2010
Torneremo presto
martedì 16 novembre 2010
La prima neve dell'anno
Extratemporale
Ho un appuntamento in città con Aurena. Come ai nostri primissimi tempi... Stiamo proprio bene insieme.
A 380
Ho già visto più volte passare nel cielo il silenzioso gigante. Affascinante. Avrà sì alcune malattie infantili, c'è stata persino l'esplosione di un motore. Però è affascinante.
mercoledì 10 novembre 2010
21 luglio 1969
Mi ci hanno portato in quattrocentomila
e rappresento indubbiamente
l'intera umanità.
Un piccolo passo, un balzo da gigante
in mezzo a una sublime
desolazione.
E alle spalle su in alto
la bolla di atmosfera,
il gioiello inconfondibile
che è tutto per noi.
L'impronta è la mia,
l'impresa nostra.
Il momento è assoluto.
Il passo è piccolo, il balzo gigantesco,
le vie imprevedibili,
tutte da tracciare.
e rappresento indubbiamente
l'intera umanità.
Un piccolo passo, un balzo da gigante
in mezzo a una sublime
desolazione.
E alle spalle su in alto
la bolla di atmosfera,
il gioiello inconfondibile
che è tutto per noi.
L'impronta è la mia,
l'impresa nostra.
Il momento è assoluto.
Il passo è piccolo, il balzo gigantesco,
le vie imprevedibili,
tutte da tracciare.
mercoledì 3 novembre 2010
Le rape lanterna
Nel mondo alemannico esiste la tradizione dei cortei delle rape lanterna, le cosiddette "Räbeliechtli". Vi partecipano principalmente gli alunni degli asili d'infanzia e delle scuole elementari con i loro genitori, parenti ed amici. Aurena ed io ne serbiamo dei bei ricordi, e così, essendo la stagione quella buona, alcuni giorni fa ho pensato di comperare una rapa. Aurena l'ha trasformata in una lanterna con due facce che ho appeso davanti alla porta di vetro del nostro salotto. Ci siamo goduti la sua calda luce per due serate.
Invece di buttare la polpa, come spesso viene fatto, l'ho usata per cucinare un ottimo contorno per la nostra cena. Pare che prima dell'arrivo della patata in Europa, la rapa ne occupasse il posto nell'alimentazione di base. So che nella svizzera di lingua francese le rape fermentate vengono usate in analogia ai crauti, talvolta anche miste ad essi. E poi nel Friuli c'è la famosa broada che a me piace tanto, ma che da decenni non ho più avuto occasione di gustare.
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